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Caratterizzano l'itinerario la zona di San Giovanni, che per mille anni è stata legata alle vicende della chiesa medievale e la basilica di San Clemente attraverso cui la storia di Roma è nella stratificazione degli edifici, nonché i colli del Celio e dell'Aventino.

San Giovanni in Laterano

La linea A della metropolitana ci porta a Piazza di Porta San Giovanni; si varcano le Mura Aureliane attraverso l'antica Porta Asinaria che fu fino al 1574 l'ingresso meridionale alla città.In epoca romana la zona, residenziale, ospitava il palazzo dei Laterani, che fu donato da Costantino a papa Melchiade, per farne la sede pontificia. L'insieme del palazzo e della basilica, dedicata al centro cristiano, costituirono il "Patriarchio". Nel medioevo, pur nel degrado generale, il "Patriarchiko" fu punto di riferimento e oggetto di contesa nelle lotte delle fazioni.
Lo spostamento della sede papale in Vaticano (1390), dopo l'esilio avignonese, determinò la marginalità e il degrado della zona. Dal XV al XVII sec. si susseguirono gli interventi di restauro del Patriarchio, finché la sistemazione della piazza alla confluenza di nuove strade, per il piano urbanistico di Sisto V, determinarono la scelta di costruire un nuovo palazzo nel 1586, ad opera di D. Fontana.

Basilica

La basilica ed il complesso degli edifici circostanti separano Piazza di porta San Giovanni da Piazza San Giovanni. La basilica, una delle quattro patriarcali, fu dapprima dedicata al Salvatore e poi ai santi Giovanni Evangelista e Battista.

Palazzo del Laterano

Il Palazzo, con ingresso da Piazza San Giovanni, è sede del Vicariato,cioè del Papa, come vescovo di Roma, e gode di extraterritorialità a seguito del Concordato con lo Stato italiano.
Le sale del I piano ospitano il Museo Vaticano istituito nel 1987. Il nuovo Palazzo fu costruito intorno all'originaria Basilica di fronte ai resti di quello antico restaurato dal Fontana. L'opera di restauro comprende una nicchia mosaicata, la sala da pranzo di Leone III, detta Triclinio, e la cappella di S. Lorenzo detta Sancta Sanctorum. Il Sancta Sanctorum fu costruito nel 1278, per conservare diverse sacre reliquie. Altre importanti reliquie collegate alla passione di Cristo sono conservate nella vicina Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Per accedere alla cappella al primo piano vi sono diverse scale, tra cui al centro la Scala Santa, che viene percorsa in ginocchio dai fedeli il Venerdì Santo.

Piazza San Giovanni

Nella piazza San Giovanni, alle spalle della basilica, il più e antico obelisco di Roma sembra accogliere le diverse strade che vi confluiscono, tra cui via Merulana, aperta nell'Anno Santo 1575 per collegare la piazza alla basilica di Santa Maria Maggiore, poco distante, e via San Giovanni, detta "via papalis" perché percorsa da cortei da e per il Vaticano. A destra della Loggia delle Benedizioni, sempre lungo il Palazzo Laterano, c'è il Battistero, fondato da Costantino.
Lungo la via dei Santissimi Quattro si trova un convento fortificato che ricorda quattro soldati romani martirizzati e che per secoli fu l'avamposto del Patriarchio. L'esterno presenta una torre carolingia ed il giardino interno ospita un chiostro del 1220, visitabile su richiesta. Notevole è la Cappella di San Silvestro, i cui affreschi illustrano i miracoli del Santo. Le immagini della conversione di Costantino e dell'inginocchiarsi dell'imperatore davanti al Papa Silvestro hanno fornito argomenti, nel medioevo, ai sostenitori della supremazia del Papa sull'imperatore.

San Clemente

È un monumento importantissimo che testimonia la stratificazione archeologica del suolo di Roma. La chiesa duecentesca con facciata barocca sorge sui resti di una basilica paleocristiana. Proseguendone gli scavi sono stati trovati resti di antichi edifici romani, tra cui la Zecca e un tempio di Mitra, venerato a Roma in epoca imperiale.

Villa Celimontana

Percorrendo via Celimontana si raggiunge la sommità della collina del Celio, che sovrasta il Colosseo. A sinistra c'è la chiesa di Santa Maria in Dominica, famosa per i mosaici del IX secolo. La Fontana della Navicella (XVI secolo) e la Villa Celimontana, parco pubblico, offrono un po' di ristoro.
Uno stretto passaggio sormontato da un arco segna l'inizio di via San Paolo della Croce. L'Arco di Dolabella, del 10 d.C., prese il nome dal console che lo inserì nelle antiche Mura Serviane. Proseguendo si incontra la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fondata nel V secolo e ricostruita nel XII secolo, che conserva, nella base del campanile resti romani.
Si prosegue lungo la strada sormontata da sette archi che riprende il nome dell'antico tracciato romano, Clivio di Scauro, e si incontra la chiesa di San Gregorio Magno. Ricostruita nel medioevo sull luogo dove Gregorio Magno aveva trasformato la casa paterna in monastero, dell'antica chiesa rimangono il pavimento a mosaico e le antiche colonne.

Circo Massimo

Attraversata, a destra, Piazza di Porta Capena, che introduce alle Terme di Caracalla, si percorre Via del Circo Massimo (di fronte a Piazza Ugo la Malfa e ai resti del Palatino). Il Circo Massimo, in cui si svolgevano i giochi equestri, fu fondato secondo la tradizione dal re Tarquinio Prisco sul luogo dove avvenne il ratto delle Sabine. Dal IV sec. a.C. (quando fu costruito) fino al V sec. d.C. (quando terminarono i giochi) l'area subì continue modifiche. Lungo mezzo chilometro, il Circo poteva contenere sulle gradinate fino a 250 mila spettatori.
Lungo la via di Santa Sabina, superato il Parco Savello, detto "Giardino degli Aranci", dal quale si gode un panorama della città, si raggiunge Piazza Pietro d'Illiria, ornata da una fontana con mascherone di G. della Porta. La chiesa di Santa Sabina, fondata nel 425 d.C. da Pietro d'Illiria sulla casa di una matrona romana fu la prima chiesa domenicana. Fu infatti donata nel 1222 da Onorio III a San Domenico. A quell'epoca risalgono il chiostro e il campanile. L'interno, a tre navate, sostenutoe da 24 colonne provenienti da edifici romani, era decorato da numerosi mosaici di cui ne rimane un frammento sopra la porta lignea (V secolo). La Schola Cantorum e gli altri arredi marmorei sono del IX secolo.
La chiesa dei Santi Bonifacio e Alessio, più nota come S. Alessio, fu costruita nel V secolo, riedificata nel 1217 da Onorio III e trasformata nel 1750. Nella cripta si conservano la colonna alla quale sarebbe stato legato San Sebastiano e le reliquie di Thomas Becket.
La Piazza dei Cavalieri di Malta, che fu realizzata dal Piranesi tra il 1764 e il 1766 su incarico del cardinale Rezzonico, cui è dedicata la lapide, si presenta circondata da cipressi e decorata con trofei militari e araldici.
Il palazzo del Priorato dei Cavalieri di Malta, dal cui portone, attraverso il buco della serratura è possibile vedere la cupola di San Pietro, sorse nel 939 come monastero benedettino. Divenne poi dei Templari a metà del XII secolo e successivamente dei gerosolimitani nel XV secolo. Due chiese si affacciano sulla piazza, Santa Maria del Priorato, in stile neoclassico, e la chiesa Internazionale Benedettina di Sant'Anselmo.

Piramide Cestia

Percorrendo via di S. Anselmo e attraversati i giardini del Parco della Resistenza si vedono la Piramide e Porta San Paolo, nel quartiere Testaccio. Innalzata come tomba dell'omonimo magistrato morto nel 12 a.C., la piramide di Caio cestio, alta 27 metri, fu inglobata nelle Mura Aureliane. Porta San Paolo è una delle diciotto delle Mura Aureliane, edificate tra il 270 e il 275 d.C. per proteggere la città dai barbari. Le Mura, lunghe 19 km, avevano 381 torri quadrangolari.

Basilica di San Paolo Fuori le Mura

Dal Piazzale Ostiense parte l'omonima via, che conduce alla basilica di San Paolo Fuori le Mura; la si raggiunge con la linea B della metropolitana. L'originaria basilica, fondata in epoca costantiniana sul luogo dove si riteneva fosse stato sepolto San Paolo, fu in parte distrutta da un incendio nel 1823. Attraverso donazioni pubbliche per oltre un secolo si curarono il recupero e la ricostruzione quanto più fedeli dell'antica basilica.